Per l’equinozio di primavera 2015 che quest’anno avrà inizio alle 22.45 del 20 Marzo 2015
Mater Vitae propone un incontro aperto a chi vorrà prenderne parte e che si articolerà in diversi contesti di benessere e condivisione di un momento particolarmente significativo del corso del tempo.
Fermarsi e consapevolmente ripartire rigenerati da un ben essere che abbiamo saputo conquistarci di sicuro contribuisce a procedere in armonia col mondo e nelle nostre relazioni.
Programma delle attività
ore 17.00 Fitoalimurgia “Il Murazzo”
Preparazione di cuscinetti in garza ed erbe officinali utili per la purificazione del corpo. I cuscinetti verranno donati ai partecipanti .
Illustrazione delle ricette originali di fitoalimurgia ( erbe spontanne, germogli , tuberi) che compongono la cena equinoziale
ore 18.00 Kundalini Yoga come insegnato da Yogi Bhajan- Pranayama, Kriya e Meditazione con Baltej Kaur
ore 19.30 ascolto del “Suono” Astral Sound Life Field di Giovanna Costa
ore 20.30 cena per i soci tesserati
ore 21.30 presentazione del video “MATERica”prodotto da Officina Teatro LMC di Enzo Caputo e del dono di Madre Terra il suiseki ” Eterna Madre”.
ore 22.45 saluto alla primavera ed al respiro della brezza marina.
L’incontro è aperto a tutti ed a libero e consapevole contributo.
La serata è a numero chiuso per potervi accogliere al meglio é gradita la prenotazione telefonica alla segreteria organizzativa.
m. 338 3011550
Equinozio di Primavera
“ in principio è la brezza”
La più antica festa di primavera (4700 anni fa) pare essere Sham El Nessim, letteralmente “fiutare il vento” , viene festeggiata in Egitto e segna l’inizio della primavera. Le sue origini sono legate alle origini dell’Egitto stesso. Ai tempi dei faraoni la festa prendeva il nome di Shamo che significa “rinnovo della vita” e secondo gli antichi questa data coincideva con l’inizio della creazione. In epoca successiva il termine fu alterato in “shamm” olfatto e respirazione , e fu aggiunta la parola “nessim” brezza.
Durante questa festa venivano offerti cibi simbolici, ed ancor oggi si conserva la tradizione di consumare Fiseekh (pesce salato), uova bollite e colorate, termis (semi di lupino), cipolle verdi e lattuga. Il pesce salato era considerato simbolo di fertilità e benessere, le uova sono simbolo universale di rinascita . Nell’antico Egitto simboleggiavano il Cosmo , l’Universo e la sua rigenerazione e la vita, originando il mito della FENICE l’uccello che deponeva l’uovo cosmico. Le cipolle verdi simboleggiano la vita eterna, mentre la lattuga simboleggia lil sentimento di speranza con l’inizio della primavera.
Sempre nei paesi orientali la primavera viene onorata con una festa che dura ben 13 giorni Naw Ruz, i riti celebrati rievocano la creazione del cosmo e la popolazione saluta il nuovo anno purificando le case e saltando su falò accesi per le strade.
Nella tradizione occidentale le feste in onore della primavera si sono confuse con le celebrazioni cristiane, in Inghilterra ed in Germania la parola pasqua conserva l’antica radice derivante dal nome della dea personificatrice della primavera , la dea Eostre. Eostre era una dea lunare sposa di un dio solare misteriosamente morto qualche giorno prima dell’equinozio di primavera , nove mesi più tardi dai due sarebbe nato Yule figlio e successivo sposo della dea, la quale veniva raffigurata nelle sembianze della lepre ed alla quale venivano offerte uova di serpente colorate. Mito sovrapponibile quasi interamente fu per i romani quello della dea Cibele o Era , madre di tutti gli dei; i riti ad essa dedicati iniziavano alle idi di marzo il 15 e finivano il 28 dando inizio al nuovo anno e celebravano i misteri della morte e della resurrezione e dunque i cicli della vita e della terra che si alternano. Questi riti erano caratterizzati da danze frenetiche al suono del tamburo, ancor oggi diffuse nell’Italia meridionale ( la tarantella).
I miti più famosi dell’antichità furono i misteri Eleusini, celebrati nel santuario di Demetra, ed in tutte le colonie greche , essi prevedevano una sorta di purificazione e rappresentava il ritorno di Persefone presso Demetra che veniva salutato da una processione in cui il popolo agitava palme fino all’incontro della figlia con la madre , che felice del suo ritorno, avrebbe nuovamente reso fertile la terra, gli animali e le persone. Cicerone parlò dei misteri eleusini nel De Legibus come “il miglior beneficio che la Grecia abbia portato agli uomini i quali attraverso i misteri hanno imparato a conoscere i principi della vita , ed attraverso questi, non solo il mezzo di vivere nella gioia, ma anche di morire con una speranza migliore”
I riti cristiani della Pasqua si sono fedelmente sovrapposti a quelli arcaici .l’equinozio di primavera è così importante, non solo perché la luce il calore del sole ed il conseguente rinascere della natura ha benefici effetti sui sentimenti degli umani, ma, secondo gli alchimisti e gli astrologi sarebbe più abbondante sulla terra l’EIN SOF o Spirito Universale fecondatore della madre terra.
Torna così il soffio , la brezza iniziale, che porta vitalità a chi la respira e la gioia di Cerere che feconda la terra, e questo soffio vitale si genera da se stesso come la fenice che risorge dalle sue ceneri. I miti primaverili tracciano il percorso dello spirito che attraverso l’acqua della pioggia che penetra le viscere della terra, matura e nutre la Madre di cui è anche Sposo e Creatore.
In tutte le religioni passate e presenti l’equinozio di primavera riassume la rappresentazione centrale della religiosità, accompagnando la rinascita dell’anima al coronamento dell’essere umano nel suo congiungimento col divino, così luce ed ombra coincidono perfettamente, luce ed oscurità sono in perfetto equilibrio, e così gli opposti, che nel nostro essere combattono senza sosta trovano quiete e pace, si uniscono e si annullano vicendevolmente creando la perfetta armonia.
«Il mondo è così diviso: in principio è la brezza:
e poi vi sono le cose che con voce o gesto alla brezza rispondono;
e poi vi è anche la pietra crudele, che tronca il volo alla brezza,
e su cui nulla che alla brezza risponda può germinare»
Margherita Guidacci